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IL FINALE

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view post Posted on 9/7/2015, 13:43
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avventuriero e pirata

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E così ci siamo arrivati...ancora non sembra vero :D
Finire una campagna è una sensazione strana. Lascia un pochino di amaro in bocca, per gli errori fatti che col senno di poi sarebbero stati evitabili, per il fatto che il regolamento ha presentato più buchi di un groviera, e che le avventure erano terribilmente lineari e scontate...ma spero che vi siate divertiti!

Rileggetevi allora il finale, lasciatemi i vostri commenti e che la Forza sia con voi, sempre!


Celebrazioni
E’ notte sulla luna di Endor, ma questa notte non è fatta per dormire.
Mentre il cielo stellato viene solcato dagli squadroni di caccia in segno di saluto, a terra i fuochi artificiali rischiarano l’ambiente. E’ una notte di festa: ogni creatura della galassia, piccola o grande che sia, questa notte sa che l’Impero è stato sconfitto, l’imperatore è morto e il suo pugno di ferro si è frantumato. I piloti e i soldati della ribellione si scambiano racconti, si salutano, ricordano i caduti… e fra di loro, gli Eroi della Talon. Korkos sta ballando comicamente abbracciato ad un ewok, facendogli fare un balzo in aria e passandolo a Chewie; Pethyr sta raccontando della battaglia con ampi gesti teatrali, seguito a ruota da Wedge; Garrus se ne sta in disparte, alzando di tanto in tanto una rozza tazza in segno di saluto verso gli altri, cercando inutilmente di scacciare alcuni ewok; Kooth Aan danza intorno ad un grande fuoco insieme ad Alexander, sulla cui testa pelata alcuni ewok hanno fatto un disegnino volgare; Basta’Lek si improvvisa artificiere, facendo detonare uno dei migliori fuochi d’artificio, poi costretto a far spegnere il principio di incendio ad uno dei suoi droidi, mentre Jensi Ruul spegne il suo cappello in fiamme scuotendo la testa e facendo sorridere Leia. In disparte, Gortek conversa brevemente con Luke, poi qualcosa attira la loro attenzione: cinque figure traslucide guardano verso di loro, sorridendo. I due annuiscono di rimando, il loro spirito rinfrancato, poi tornano indietro, a godersi la festa.
La notte è appena iniziata.


Gortek
Il sole del tramonto penetra dalle crepe degli antichi edifici, illuminando la stanza di una luce rossastra calda e accogliente. Una figura è seduta a terra, apparentemente in attesa, probabilmente è lì da qualche tempo. Un’altra figura entra di corsa, fermandosi bruscamente e chinando il capo. La prima figura si alza lentamente: è decisamente più alta del bambino sudato, che inizia subito a balbettare parole di scusa. Una mano artigliata si posa sulla testa del bambino, dolcemente, scarmigliandogli i capelli, mentre l’indice dell’altra mano si muove in alto e in basso un paio di volte. Il bambino, dapprima preoccupato, sorride e annuisce, dando poi le spalle alla figura alta, che annuisce a sua volta. La stanza si illumina di una luce azzurra quando la spada laser del bambino si accende, e questo chiude gli occhi. Il maestro alle sue spalle raccoglie un piccolo droide da esercitazione e lo lascia volare, osservando con attenzione da dietro le sue lenti l’addestramento del giovane padawan.
Mentre su Yavin IV il sole tramonta, il maestro sorride da dietro il respiratore.
Gortek si unisce a Luke Skywalker nella creazione del Nuovo Ordine Jedi, per poi partecipare alla ricostruzione del grande tempio di Coruscant. I suoi viaggi sono sporadici visti i suoi impegni, ma ogni volta che può cerca di fare visita ai suoi amici. La sua fama di maestro saggio e paziente si espande in fretta.

Alexander
Un pugno sbatte sul bancone, facendo trasalire il commerciante. La discussione è piuttosto accesa, e il cliente sembra piuttosto arrabbiato a proposito di un macchinario malfunzionante. Il commerciante sostiene di non poter sostituire il pezzo danneggiato appoggiato sul bancone dal cliente, ma dopo alcuni minuti i due trovano un accordo e si stringono la mano. Il cliente si scusa per aver alzato la voce, acquista un altro paio di attrezzi, saluta il commerciante ed esce all’esterno, dove il suo speeder lo attende. Non è veloce, e non è bello, ma è robusto e capiente, ideale per il suo lavoro. Il cliente sogghigna ripensando al fatto che nella sua vita lo speeder non è certo l’unico mezzo piuttosto brutto su cui si è seduto, poi mette in moto e si avvia. Lo speeder sfreccia fra le colline di Dantooine per una buona mezz’ora prima di raggiungere una casa isolata, circondata da campi. Diversi droidi sono al lavoro, e il cliente li passa in rassegna uno per uno per accertarsi che tutto sia in ordine. Sospirando per l’assenza di uno dei suoi amici quando più gli servirebbe, si avvia verso un garage in cui è custodita una grossa macchina agraria, ma viene intercettato da una bambina che gli corre incontro e lo abbraccia. L’uomo la sostiene senza sforzo con la sua mano sinistra, e mentre la bambina lo tempesta di domande una twi-lek esce dalla casa salutando il marito. E’ un’altra bella giornata, e l’uomo si asciuga il sudore che gli imperla la pelata con la sua mano destra, guantata, mentre si avvia verso la casa, con un droide protocollare piuttosto malridotto gli arranca dietro.
Alexander si ritira ad una tranquilla vita privata dopo essere riuscito, non senza pochi sforzi, a rintracciare la ex schiava twi-lek salvata dalle grinfie di Torga. Adotta una bambina orfana della guerra e appende il fucile blaster al chiodo, tenendosi spesso in contatto coi suoi vecchi compagni.

Basta’lek

Un’ultima firma digitale e anche per oggi il lavoro è finito. Stiracchiandosi sulla poltrona, la figura illuminata dalle luci artificiali della stanza si prende un momento di pausa, poi si alza, raccoglie le sue cose ed esce dall’edificio. Le strade della capitale sono piene di traffico di ogni genere, ma la figura si dirige verso il suo speeder fischiettando, conoscendo ormai bene i ritmi serrati della città. Il suo tragitto lo porta verso la periferia, dove un grande complesso lo attende: le guardie ai cancelli lo salutano mentre raggiunge la sua abitazione, situata al piano più alto della struttura. Sa bene che non ha troppo tempo, dovrà prepararsi per una grande cena con i familiari, come di consuetudine almeno una volta al mese, ma si attarda lo stesso un attimo a guardare oltre le vetrate della sua abitazione, osservando la sagoma dell’accademia poco distante. Un piccolo droide fluttua lì vicino, richiamando il suo padrone con fischi e brontolii, mentre un altro droide, più grande, porta la notizia di uno strano visitatore ai cancelli che insistentemente chiede di parlare con il padrone. Incuriosito, il padrone fa la strada a ritroso in fretta, presentandosi ai cancelli. La vista del visitatore lo sorprende e lo riempie di gioia allo stesso tempo: davanti a se c’è uno zabrak, vestito male e piuttosto malridotto, che lo osserva con un misto di vergogna e rimorso. Senza dire nulla, il padrone scosta le guardie abbraccia lo zabrak, che esita un attimo e ricambia il suo abbraccio. Il padrone non si aspettava certo di rivedere il fratello, non dopo tutto quello che era successo, e non vede l’ora di accoglierlo e mostrargli i frutti del suo lavoro. Mentre i due iniziano a chiacchierare fittamente e l’oscurità ormai scende su Iridonia, una lontana esplosione fa sorridere il padrone. Ordinaria amministrazione.
Basta’Lek torna ad Iridonia, riprende possesso dei possedimenti di famiglia confiscati dall’Impero e fonda un centro di ricerca e sviluppo, successivamente ampliato da una delle migliori accademie di ingegneria del pianeta. Spesso manda prototipi poco invitanti ai suoi vecchi amici chiedendo loro di testarli, e si tiene sempre in contatto.

Garrus
Il vento e la pioggia non danno fastidio alla figura agguattata sulla collinetta boscosa. Non ama certo venire inzuppato dall’acqua o frustato da un vento gelido, ma entrambi gli elementi in questo momento gli sono congeniali. Poche guardie stanno battendo il perimetro, con la pioggia che ticchetta sulle loro armature, e il complesso militare sembra stranamente silenzioso. Avendo osservato abbastanza a lungo, la figura scivola via silenziosa, avvicinandosi alla struttura: nessuno sembra notarlo. Il calcolo dei tempi è perfetto, e c’è giusto un piccolo intoppo con l’attrezzatura da hackeraggio che lo rallenta brevemente, ma tutto va secondo i piani. La figura è all’interno della struttura: conosce tutti i trucchi del mestiere, è il migliore in quello che fa. Ma quello che fa non è piacevole...se non per lui.
Le sue dita pelose scivolano rapidamente sulla tastiera, l’addetto alla sicurezza svenuto è accasciato sulla sua sedia. Le porte antiblaster si aprono, e la figura penetra all’interno, senza che nessuna delle guardie riesca a notarlo. Certamente è merito dell’attrezzatura, la migliore della galassia, ma d’altronde pochi possono vantare di essere usciti indenni (o quasi) da quello che ha passato lui. I piani di attacco entrano rapidamente in suo possesso, e l’ultima cosa che il generale imperiale vede è se stesso riflesso allo specchio mentre si prepara per la mattinata. Un colpo silenziato lo stende irrimediabilmente.
Il bothan esce così com’è entrato, un’ombra che si confonde con altre ombre, e porta con se il risultato della sua missione e il piacere tutto personale di averla compiuta.
Garrus scompare, letteralmente. Non compare nemmeno nei resoconti delle battaglie in cui ha partecipato, sembra quasi essere diventato un fantasma che abita nella mente dei suoi ex compagni, che non vengono più ricontattati. Quando però la Nuova Repubblica ha bisogno di eseguire operazioni ad alto rischio, la Spynet Bothan sa chi mandare (nome in codice Pelosino)

Kooth Aan
Una figura corre, incespicando, lungo un percorso seminascosto dal fogliame. Il caldo è opprimente, ma non è questo che sta preoccupando il fuggiasco. Sa di essere stato scoperto. Sa di avere poco tempo...se solo riuscisse a raggiungere il suo rifugio, forse potrebbe salvarsi. Si ferma solo un istante per riprendere fiato, guarda dietro di se con sguardo impaurito, poi riprende la sua corsa, solo per finire in una buca che fino ad un momento prima era completamente mimetizzata. L’uomo si riprende in fretta, ma non abbastanza… mentre sta cercando di scalare la buca scavata nel terreno una figura in armatura gli punta un’arma contro, assicurandosi dell’identità del fuggiasco verificandola su un pad con la mano libera. Il fuggiasco chiede pietà, cerca di mettersi al riparo come meglio può, ma è completamente esposto. La figura sovrastante si accovaccia, il volto coperto dall’elmo, la carabina sempre puntata verso la preda. Pronuncia alcune parole, poi si blocca. Il fuggiasco nella buca vede che adesso il suo cacciatore sta guardando più in alto, sposta di colpo la carabina verso quella direzione, e inizia a discutere con qualcuno. Entrambe le voci sono deformate dagli elmetti, il fuggiasco è troppo occupato a cercare di mettersi in salvo per capire cosa dicano. Per alcuni, lunghissimi istanti sembra che la figura stia per attaccare chiunque si trovi oltre il raggio visivo del fuggiasco, ma dopo un altro scambio di battute la carabina viene abbassata di nuovo sul fuggiasco, che alza le mani sospirando. Un’altra figura, decisamente più massiccia della prima ma armata in maniera molto simile, fa la sua comparsa sul bordo della buca, annuendo lentamente.
Kooth Aan continua la sua carriera di cacciatrice di taglie, diventando una fra le più richieste. Si rifiuta categoricamente di accettare contratti per conto di quel che resta dell’Impero, ma la sua spiccata propensione allo scegliere contratti “solo morto” non ne ammorbidisce la reputazione. Incontra Boba Fett e collabora più volte con lui, avendo entrambi deciso di non mettersi i bastoni fra le ruote a vicenda.

Jensi Ruul
L’astroporto brulica di attività: innumerevoli figure umanoidi si affaccendano nei loro lavori quotidiani; i controllori doganali raccolgono tasse da mercanti affranti, i droidi di controllo verificano che non ci siano perdite di pressione negli impianti, i dirigenti del traffico coordinano gli atterraggi e le partenze. Una figura solitaria osserva il tutto, rimanendo ostinatamente fuori luogo, essendo l’unica a non essere sommersa dal lavoro frenetico che la circonda. Guarda il suo pad, probabilmente controllando l’ora, e tamburella nervosamente le dita sulla superficie del terminale, alternando lo sguardo sui vari schermi, forse aspettando qualcuno. Finalmente un mercantile piuttosto grande riesce a trovare abbastanza spazio per atterrare in una delle piattaforme poco lontane, e la figura vi si avvia a passo spedito. Un’occhiata veloce ai controllori doganali gli fa capire che non avrà troppo tempo, in quanto il proprietario della nave che sta venendo al momento esaminata ha quasi terminato di litigare con gli ufficiali. Un rapido scambio di convenevoli col pilota della nave e la figura è già a bordo sbraitando ordini a destra e a sinistra, verificando di persona che tutto il carico sia al suo posto...specialmente quello nascosto nelle stive di contrabbando. Un piccolissimo droide si mette a svolazzargli intorno, sbattendo apparentemente volutamente contro la testa del duros, facendogli cadere il cappello e rivelando un occhio bionico assieme ad un’espressione scocciata. Tutto sembra in ordine, e lo stesso duros, rimessosi il cappello, scende dalla nave, accogliendo i controllori doganali con un amplissimo sorriso. Se tutto va bene, ne avrà ricavato abbastanza per comprare una terza nave.
Jensi Ruul riprende la sua carriera di contrabbandiere, usando ogni volta possibile tutte le sue credenziali di Eroe della Nuova Repubblica per farla franca con tasse e inchieste varie. Riesce a creare una piccola compagnia mercantile e rimane in contatto con gli altri, sebbene ogni pacco mandato da Basta’Lek venga accuratamente analizzato prima di essere aperto.

Korkos
Dopo la fine dell’Impero, Korkos riprende il suo servizio presso Mia Skylander, ed insieme recuperano la nave a loro appartenuta. Rimane al fianco di Mia per pagare il suo debito, mantiene comunque il suo grado militare e rimane famoso grazie al suo ispirante discorso “grhwahhahs hkwhahaaar uuuhrhaar”

Pehtyr Rho
Grazie ai suoi sforzi e alle sua abilità di pilota, Pethyr viene insignito del grado di Colonnello e continua a servire la Nuova Repubblica sotto veste non solo di capo squadriglia Ghost, impiegato nelle missioni contro i resti dell’Impero, ma anche come addestratore di nuovi piloti. Rimane famoso per le sue manovre e per la sua capacità di tiratore mortale con la pistola.
 
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Juroton Rosmot
view post Posted on 12/7/2015, 18:45




bravo bravo bravo...questi micro racconti danno un finale meritato ai pg,concludendo cosi un ciclo a cui tanti master puntano ad arrivare :D bravo anche tu a ,ameggiare cosi tanti PG (pazzi) ;D unica e pesantissima nota negativa...non ci hai fatto arrivare al 20esimo..COME PROMESSO!
 
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view post Posted on 13/7/2015, 14:29
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avventuriero e pirata

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ormai dovresti sapere che le promesse del master non sono da prendere in considerazione.... alcuni esempi:
"non vi preoccupate, questa base non ve la toglie nessuno!" BOOOOM
"dai Ady avevi promesso di smettere di uccidermi i cavalli!"
"certo, potrete sempre avere oggetti che alzano le caratteristiche! AHAHHAAHHAHAHA"

ps devo dire che ogni volta che Basta'Lek usava la sua abilità nel creare armi nuove iniziavo a preccuparmi...
 
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view post Posted on 12/8/2016, 10:07
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MacAtour

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Davvero bello rileggere questi racconti.. anche a più di un anno dal compimento della Campagna.
..che bei ricordi.. bravo Filo.. una campagna tra le meglio riuscite!
 
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3 replies since 9/7/2015, 13:43   45 views
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